04 agosto 2006

Nuove polemiche accolgono la richiesta della grazia da parte del capo della banda della Uno Bianca

Roberto Savi, capo della banda della Uno Bianca, chiede la grazia e scoppiano le polemiche.

Mastella: "Savi può chiedere grazia ma io posso non essere daccordo"'

Reazioni indignate, dall'associazione che riunisce i familiari delle vittime della banda, alla quale hanno fatto eco, oggi, quella del vicesindaco di Rimini, del sostituto procuratore generale di Bologna e anche dell'Osservatore Romano.
Il quotidiano del Vaticano insorge: "Come osa questo feroce assassino, pluriomicida, fra l'altro ex poliziotto, chiedere clemenza, il perdono dello Stato?".

Il fatto, poi, che Savi abbia deciso di avanzare la richiesta senza chiedere il parere del proprio avvocato - così come riferito ieri dallo stesso legale, Donatella De Girolamo - lascia stupito il sostituto procuratore generale di Bologna, Vito Zancani: "Ciò mi porta a credere che abbia perso il senso della realtà". e continua definendolo "un gesto di disperazione", in questo caso forse dettato dall'aver visto gli effetti dell'indulto, su altri detenuti.

Durissime anche le esteranzioni di Gasparri: "assassini come Savi dovrebbero finire i loro giorni dietro le sbarre ma è possibile che il governo di centrosinistra valuti altre ipotesi, annoverando nel suo schieramento terroristi come D'Elia, indagati per violenze come Caruso e Farina .Potrebbero immaginare per Savi una nomina a senatore a vita o l'ingresso nel governo dove non sfigurerebbe certamente accanto a Mastella che ha riempito le città di criminali con l'indulto e accanto ai personaggi già citati".

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